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Il campanile più alto della Sardegna, un dolmen millenario, un panorama mozzafiato e l’unico autodromo dell’isola. Cosa aspetti?
Ci sono almeno quattro motivi per visitare Mores, per conoscere questo paese le cui origini si perdono nel tempo e che oggi è un importante centro di produzione agroalimentare.
Il primo è per ammirare all’interno del centro abitato il campanile della chiesa di Santa Caterina d’Alessandria che con i suoi 46 metri è il più alto dell’isola. È un’opera veramente interessante, realizzata nel 1871 in stile neoclassico, e che completa la chiesa ricostruita nel Seicento e con una facciata in stile barocco. Avevi mai visto un campanile così alto in un paese di neanche duemila abitanti?
Appena fuori dal centro abitato, puoi agevolmente raggiungere la vetta del monte Lachesos, alle cui pendici sorge il paese. Da qui potrai ammirare uno straordinario panorama a 360 gradi e farti un selfie sotto la colonna romana piazzata sulla vetta (ma non illuderti, non è originale, è una riproduzione collocata lì circa cento anni fa).
Risali in macchina e preparati a una delle esperienze più eccitanti di questo tuo viaggio in Sardegna. A circa sette km dal paese si trova infatti il dolmen Sa Coveccada. È il più grande di tutta l’area mediterranea e fu costruito circa cinquemila anni fa! Lungo cinque metri, largo due e mezzo e altro quasi tre, si ritiene che in origine pesasse ben 27 tonnellate. Al suo interno venivano deposti i corpi dei defunti, mentre nelle piccole nicchie, ancora presenti, venivano deposte le offerte rituali. Dal 2011 il dolmen è protetto da una struttura che non consente però di poterlo ammirare all’interno del paesaggio che lo ospita, ma presto l’intera area sarà riqualificata.
C’è un quarto motivo che ti porterà a Mores ed è il suo autodromo, unico in Sardegna! Se vorrai, potrai anche tu guidare delle supercar in tutta sicurezza, in un impianto modernissimo e per una giornata indimenticabile di sport e divertimento.