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Appena 120 abitanti, il paese conserva una bellissima chiesa romanica ricca di storia e alcuni nuraghi di grande interesse
Semestene è un piccolo scrigno: scoprirai il perché visitando questo paese di appena 120 abitanti che conserva interessantissime testimonianze del passato. La più rilevante, appena fuori dal centro abitato, è la chiesa di San Nicolò di Trullas, un vero gioiello dell’arte romanica che custodisce al suo interno resti degli affreschi realizzati all’inizio del XII secolo.
La chiesa è aperta solo in occasione delle feste del 16 giugno ma soprattutto della seconda domenica di agosto, quando potrai assistere alla processione durante la quale tutto il paese accompagna l’antica statua del santo. L’area della chiesa è comunque sempre accessibile e arricchita da preziosi pannelli che raccontano la storia dell’edificio.
Giunto in paese, rimarrai colpito dalla maestosità della chiesa parrocchiale di San Giorgio, risalente al 1600.
A poca distanza troverai i resti della più antica chiesa del paese, quella di Santa Croce. Costruita nell’XI secolo, dopo essere stata lasciata in stato di abbandono venne demolita nel 1967 e di essa oggi potrai ammirare solo i portali di stile gotico aragonese, ricollocati dopo il restauro nella loro posizione originaria.
Tra le diverse testimonianze dell’epoca nuragica presenti nel territorio, ti segnaliamo il nuraghe di Iscolca, che svetta a oltre cinquecento metri di altezza, e il nuraghe S’Iscala ‘e Pedra.