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Da cento anni l’azienda di Bonorva garantisce il consumatore con i controlli quotidiani e le certificazioni di qualità
Fin dalla fine del 1800 la bontà del sapore e le particolari caratteristiche dovute alla quantità di carbonato ferroso e alla modica quantità di sali disciolti, venivano riconosciute all’acqua che sgorgava dalle polle della Fontana Sansa di Bonorva. Imbottigliata a mano per la prima volta nel 1911, l’acqua Santa Lucia ha avuto nel 1922 le sue prime etichette e nel 1927, l’autorizzazione alla commercializzazione.
Dopo oltre cento anni l’acqua Santa Lucia continua a dissetare i tantissimi estimatori che ne apprezzano l’effervescenza naturale dovuta al luogo speciale in cui sgorga: una zona attorniata da vulcani spenti. L’acqua deve infatti la sua purezza al lungo percorso, durante il quale, a contatto con le rocce, si arricchisce di elementi sodio, magnesio, manganese e silice, utili al benessere in tutte le fasi di crescita della persona e al funzionamento dei suoi organi.
Lo stabilimento dell’acqua Santa Lucia si trova a Bonorva e conta tredici dipendenti. L’azienda effettua controlli quotidiani e garantisce il suo prodotto grazie alle certificazioni di qualità e di sicurezza alimentare, aggiornate e rinnovate ogni anno.