La più importante è quella che si tiene il 7 luglio, con decine di cavalieri che con una corsa sfrenata rendono omaggio a san Costantino

Corse sfrenate al galoppo in onore dei santi. Non sono parate per turisti, perché se anche questi non ci fossero, a Pozzomaggiore le ardie (così si chiamano) si terrebbero lo stesso. Come avviene da secoli. Benvenuto nella terra dove l’alleanza tra uomo e cavallo si rinnova ogni anno grazie a cinque straordinarie corse.

La più importante si tiene il 7 luglio in occasione della festa di san Costantino. L’Ardia fu istituita nel 1923 dai reduci della prima guerra mondiale ed è un atto di devozione che si manifesta attraverso una corsa di decine e decine di cavalieri attorno alla chiesa del santo.

Insieme a migliaia di persone potrai assistere a questa manifestazione che poi si ripete a fine agosto e ancora il 1° settembre. Altre ardie vengono corse il 23 aprile in onore di San Giorgio (patrono del paese) e il 29 giugno per la festa di San Pietro.

Al cavallo Pozzomaggiore ha addirittura dedicato un museo, ospitato nella sede dell’ex convento degli agostiniani, impreziosito dalla Donazione Pesarin, una collezione di architravi, capitelli, colonne e stipiti in pietra, frutto dell’abilità di scalpellini locali.

Il territorio di Pozzomaggiore è abitato fin dalla più remota antichità, come testimoniano i numerosi menhir, dolmen, domus de janas e tombe dei giganti presenti, insieme a una quarantina di nuraghi.

L’impianto del paese è invece medievale, con un centro storico in cui spiccano palazzi signorili del ‘700-‘800 e alcune chiese che meritano di essere visitate: quella medievale di Santa Croce (con gli originali affreschi che raffigurano il Giudizio Universale), la parrocchiale di San Giorgio (con alcune tele attribuite alle scuole del Parmigianino, Guercino e di Guido Reni), e la chiesa di Sant’Antonio Abate.