- Ovunque
Poco distante dal centro di Bonorva troverai le più straordinarie tombe preistoriche della Sardegna, poi affrescate e trasformate in chiesa rupestre
Come raccontare la magia di un luogo che conserva il mistero di almeno cinquemila anni di storia? Come rappresentare lo stupore di chi, varcata quella soglia, entra in un sepolcro scavato nella roccia, realizzato come se fosse una casa e poi trasformato in chiesa in epoca medievale? Ci sono pochi luoghi in Sardegna che possono superare per incanto la necropoli di Sant’Andrea Priu.
La troverai agevolmente a una decina di km dal centro di Bonorva e portai avvalerti di un eccellente servizio di guide che ti racconterà come la necropoli sia composta da una ventina domus de janas scavate in una parete di roccia alta dieci metri e lunga 180. La tomba più impressionante è quella denominata “del Capo”: ampia ben 250 metri quadri, si articola in diciotto vani che ruotano attorno a due stanze principali, realizzate con la forma delle abitazioni preistoriche, con tanto di soffitto che riproduce il tetto di una casa del quarto millennio avanti Cristo.
Ma la magia di questa tomba non si ferma al periodo preistorico: in epoca romana prima e bizantina poi, fu infatti trasformata in chiesa rupestre. Ancora oggi potrai ammirare gli affreschi con scene del Nuovo Testamento. Sono opere d’arte straordinarie, come quella che ritrae il misterioso sguardo della donna che attraversa i secoli per toccare i nostri cuori. A dominare la necropoli è poi una roccia la cui forma ricorda quella di un toro. È una scultura o soltanto l’effetto degli agenti atmosferici? Il mistero di Sant’Andrea Priu continua.