Sono piccoli tortini di pasta ripieni di polpa di maiale cotti al forno oppure fritti, un piatto tradizionale che viene realizzato artigianalmente

“Del maiale non si butta via nulla” è un detto diffuso ovunque ma a Thiesi la tradizione gastronomica ha trovato un meraviglioso modo per metterlo in pratica: le impanadas. Si tratta di piccoli tortini di pasta ripieni di polpa di maiale del quale si utilizzano gli avanzi della lavorazione delle carni dopo la macellazione, come per esempio il capocollo, la pancetta e il lardo.

La preparazione non è difficile: con un po’ di esercizio e magari partecipando a uno dei laboratori che vengono organizzati nel paese anche dalla cooperativa Siendas, potrai impratichirti e realizzare anche tu questa prelibatezza.

Si comincia preparando “sa pasta violada”. È una tipica pasta fatta semplicemente con con semola di grano duro rimacinato, strutto, acqua e sale. Va impastata fino quando non raggiunge una consistenza liscia e omogenea, per essere poi avvolta nella pellicola e lasciata riposare almeno mezz’ora.

Nel frattempo si prepara il ripieno: carne di maiale sminuzzata con il coltello, condita con sale, pepe e semi di finocchio. Per inumidire la carne si aggiunge acqua aromatizzata all’aglio, un po’ di passata di pomodoro, olio e volendo si può aggiungere dello zafferano. Si stende la pasta e si realizzano dei dischetti di circa dieci centimetri di diametro, conferendo loro la forma simile a quella di una ciotola per contenere il ripieno, al quale si aggiunge una fettina di lardo e un’oliva.

Infine, si chiude la ciotola con un altro dischetto di pasta, si uniscono bene i bordi, chiudendoli e modellandoli nella loro forma tipica. Potrai usare la fantasia per realizzare sul coperchio delle decorazioni e poi farle cuocere in forno per una ricetta più leggera, ma c’è anche chi, per renderle ancora più saporite, le frigge. Che meraviglia le “impanadas thesinas”!